Ammirate il potere evocativo delle "Quattro Stagioni" di Vivaldi negli Horti Sallustiani di Roma. La più famosa delle opere di Vivaldi, nonché esempio rivoluzionario di musica barocca italiana, eseguita dal quintetto d'archi e dal clavicembalo dell'Accademia Opera e Lirica.
L'intera epoca barocca mostrò un profondo interesse per gli straordinari cambiamenti naturali determinati dalle stagioni. Lo stesso Bernini li rappresentò nelle sue belle sculture. L'arte barocca ha una concezione drammatica del rapporto tra uomo e natura e tra uomo e universo. Le scoperte di Galileo determinarono uno spostamento nella posizione dell'uomo, che non era più al centro del cosmo. Di conseguenza, emerse un nuovo atteggiamento di soggezione e meraviglia verso il potere della natura.
Le Quattro Stagioni di Vivaldi sono un simbolo della sua epoca. Non solo la sensazione di stupore è trasmessa dalla sua spettacolare descrizione della natura, ma anche dal suo linguaggio musicale. La composizione mira a stupire l'ascoltatore con melodie insolite, create attraverso un ritmo aumentato e un contrasto armonico più elevato. La sua musica è quindi più libera, più fluida e in grado di descrivere meglio la storia che desidera narrare. Le scene spaziano dal cinguettio di diversi uccelli in primavera, ai temporali estivi, dalle volpi in fuga in autunno, al battito dei denti e alla pioggia che cade a dirotto in inverno. In conformità con la massima espressione dei concetti barocchi, la natura è drammatizzata e il pubblico si sente attivamente coinvolto nella rapida successione di eventi che si svolgono nell'opera d'arte.
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